• Promuovere la innovazione nella elaborazione e nello sviluppo dello psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico.
  • Curare la formazione teorica e pratica di psicoterapeuti ad orientamento psicoanalitico.
  • Sostenere la ricerca e la sperimentazione delle applicazioni della scoperta di Freud e delle innovazioni introdotte da J. Lacan, nei campi della clinica e del sapere sociale che possono servirsene.
  • Promuore la collaborazione, l’elaborazione e lo sviluppo della psicoanalisi, nelle sue relazioni con le scienze dell’uomo.
  • Contribuire alla formazione di operatori che svolgano la loro attività nel campo del sociale e di cui possono avvalersi compiutamente le istituzioni pubbliche e private nazionali e comunitarie.
  • Organizzare congressi, conferenze, seminari, master, incontri e qualsiasi altra attività divulgativa e formativa che abbia lo scopo di diffondere la applicazione, lo studio e l’insegnamento dello psicoanalisi freudiana e della psicoterapia ad orientamento psicodinamico.


AMBITI

Nel rispetto delle indicazioni di Freud, in sintonia con il suo stile costantemente attento agli avanzamenti delle conoscenze, le attività formative sono sempre tese a coniugare il sapere derivato dalla clinica psicoanalitica, con quanto è possibile trarre dalle:

  • neuroscienze, partner non contrapposte alla psicoanalisi, ma con essa interessate a cogliere i processi implicati nella produzione dei processi mentali.
  • “scienze dello spirito”, come la filosofia, la morale e l’etica, ma anche dalla letteratura, dal teatro e dal cinema. Ambiti che permettono di cogliere come gli artisti possiedano una via privilegiata di accesso all’inconscio;
  • psicologia, che si pone come filo conduttore;
  • scienze sociali e dalla storia delle civiltà, in un contesto sociale ed in un moneto storico che ci impone di porre una precisa attenzione alla multiculturalità, e per meglio accedere alle scoperte della antropologia da Levy-Strauss in poi;
  • scienze della evoluzione e dalla etologia, a partire dalla Teoria dell’attaccamento, per seguirne ed integrarne la logica, non disconoscendone gli interessanti apporti e per completarne il percorso utile a comprendere il ruolo delle figure primarie (non solo quindi della madre) nella costituzione dello stile soggettivo di rapporto con al realtà

Tutto su di una formazione di base che consenta di differenziare la filogenesi dalla ontogenesi.